Moscato Bianco
Cenni storici
Il moscato bianco è un vitigno antichissimo, con origini greche e orientali che corrisponde con ogni probabilità al ”anathelicon moschaton” dei Greci o all'”uva apiana” nell’ antica Roma.
Vitigno
Ha una foglia media, pentagonale, trilobata o pentalobata, con dentatura pronunciata e una pagina superiore glabra. Il grappolo è medio, compatto, di forma cilindro-conica, con una o più ali corte. L'acino è medio, sferico, con buccia poco pruinosa, abbastanza spessa e consistente, di colore giallo dorato, ambrato nella parte esposta al sole, com piccole macchie brunastre.
Diffusione
Il Moscato è un vitigno che dà un'uva aromatica ed è diffuso in tutta Italia e in larga parte anche in Europa. In Francia viene chiamato Muscat, mentre nei paesi a lingua germanica viene denominato Muskateller. La regione di massimo diffusione tuttavia è il Piemonte dove si produce il famosissimo Moscato d'Asti DOC.
Maturazione e raccolta
Il Moscato Bianco è un vitigno di buona vigoria con una produttività anch'essa buona e regolare. La maturazoine avviene solitamente a metà settembre e il periodo di raccolta e di vinificazione variano a seconda del tipo di prodotto che si vuole ottenere.
Caratteristiche organolettiche
Il moscato bianco dà un vino di colore giallo paglierino con accentuate sfumature dorate. Il profumo è molto intenso ed aromatico, fruttato e floreale, con riconoscimenti di rosa, pesca e salvia. Il gusto esprime dolcezza e morbidezza, sensazioni pseudocaloriche appena accennate e piacevole freschezza e fragranza; il finale di bocca è aromatico e delicatamente amarognolo.
Abbinamenti
Il Moscato è un vino dolce che può essere abbinato con dolci di vario tipo: dalle torte a base di pan di spagna, richhe di creme, ma anche con crostate di frutta, biscotti, paste di mandorla. la tradizione lo vuole abbinato al Pandoro o al Panettone.


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